Archivi categoria: Bonsai tecniche sofisticate

Nella categoria Bonsai tecniche sofisticate troveranno posto delle lavorazioni sia su piante “vergini”, sia su Bonsai che hanno necessità di un “Restyling”.
In questa sezione inoltre si potrà assistere a delle tecniche sofisticate non molto semplici, ma di possibile attuazione. A presto,
Armando e Haina Dal Col

Rimodellando il tronco di un Tasso scortecciato da Italo alcuni anni fa.

Rimodellando il tronco di un Tasso scortecciato da Italo alcuni anni fa.

Questo tasso era stato capitozzato denudando il 70% del tronco dall’apice fino alle radici.  Italo e suo nipote Sergio son venuti da me per rimodellare la parte morta del tronco poiché all’epoca fu solo tolta la corteccia tagliando l’apice del tronco per assottigliarlo in prossimità del ramo apicale per dare conicità alla struttura della pianta. La parte del tronco privato della corteccia con gli anni si è seccato, diventando durissimo.

Le frese taglienti in mio possesso scalfirono con difficoltà il legno durissimo, per cui per iniziare a togliere delle porzioni del legno per modellare il tronco secondo il mio intento, ho dovuto dapprima usare una fresa a sega circolare per intaccare il legno. Successivamente ho usato delle sgorbie a mano per eliminare parte del legno e, successivamente, ho usato delle frese di diversa struttura. La linea del tronco presenta una spiccata  conicità, ma priva di elementi secondari che potevano avere un ruolo importante nelle parti morte della pianta, così ho dovuto inventarmi delle soluzioni per far sì che l’effetto finale risultasse il più piacevole e naturale possibile. Le parti vive della pianta composte da tre rami verranno modellate dal proprietario nella prossima primavera, in quanto non offrono difficoltà di progettazione.

Ed ora la parola ad alcune immagini riprese durante la lavorazione del tronco.

PINO SILVESTRE MODELLATO NELLO STILE DAI-SHAKAN, RACCOLTO DA PAOLO NEL 1987 AFFIDANDOLO A ME PER L’IMPOSTAZIONE.

PINO SILVESTRE MODELLATO NELLO STILE DAI-SHAKAN, RACCOLTO DA PAOLO NEL 1987 AFFIDANDOLO A ME PER L’IMPOSTAZIONE.

 

 

Ringrazio Paolo per avermi affidato il suo interessante pino silvestre da modellare raccolto 25 anni fa.

All’epoca della raccolta il pino silvestre fu trasferito subito in una grande ciotola da giardinaggio e non è mai stato rinvasato. In tutti questi anni la pianta non ha mai ricevuto delle tecniche bonsaistiche mirate, se non le normali cure di giardinaggio pinzando le candele dominanti. Questo ha fatto sì che le fronde esposte al sole prendessero una certa dominanza indebolendo i rametti secondari allungandoli a dismisura alla ricerca della luce, portando all’apice una vegetazione insostenibile dai rametti. Il primo grande intervento quindi è stato quello di eliminare tutti gli aghi vecchi e i rametti troppo esili, infine si è cercato di valorizzare la struttura del tronco semi-prostrato creando lo stile Dai-Shakan, letteralmente albero fortemente inclinato, ma con un’ampia corona sovrastante la base del tronco fino a formare un triangolo scaleno.

Grazie alla preziosa collaborazione di mia moglie Haina, in una giornata parzialmente soleggiata, ma sorpresi anche da un violento acquazzone,  abbiamo portato a termine il primo grande step, rinvaso compreso. Ed ora lascio le spiegazioni “leggibili” grazie alle numerose immagini riprese durante la lavorazione fatta domenica 26 agosto 2012.

Questo pino silvestre grazie alla sua forma poco comune e molto interessante, fra qualche anno con le cure mirate diventerà un capolavoro Bonsai che farà sicuramente parlare di sè.

A chiunque desideri farsi impostare una loro pianta, Haina ed io siamo ben lieti di renderci disponibili.

Armando Dal Col

 

 

 

 

REPORTAGE DELLA MOSTRA BONSAI A TARZO.

REPORTAGE DELLA MOSTRA BONSAI A TARZO.

 

La giornata della domenica delle Palme è stata “baciata” dal sole così, molti appassionati di Bonsai sono arrivati da più province per ammirare i Bonsai esposti in mostra. L’affluenza di pubblico si è concentrata nel pomeriggio all’interno del Giardino Museo Bonsai della Serenità per ammirare la più vasta e prestigiosa collezione di Bonsai che esista in Europa, creata dal famoso maestro Armando Dal Col e dalla moglie Haina. La manifestazione è stata allietata da due interventi musicali proposti dalla flautista Federica Lotti, la quale  anticipando i brani  con una eccellente spiegazione,  ha creato un’atmosfera molto suggestiva carica di poeticità con il suo flauto magico.

Alcune immagini della manifestazione.

PENSIERO DELLA FLAUTISTA FEDERICA LOTTI.

La scoperta di un bellissimo luogo, come sospeso dal fluire del tempo. Un angolo baciato dal sole collocabile in un qualsiasi spicchio di mondo.
Mi ha conquistato subito fin dalla prima volta il “Giardino Bonsai della Serenità” di Armando e Haina.
E’ un posto magico che ti allontana dai ritmi convulsi e dalle brutture per avvicinarti ai suoni più interiori, alle risonanze gentili e profonde che il solo guardare queste piccole ma potenti sculture fatte di tronchi e foglie e frutti minuscoli fa affiorare dal di dentro a chiunque si sappia avvicinare loro con rispetto e delicatezza.
E’ un misto di stupore e di curiosità davanti alla forza della natura ed alla tecnica dell’uomo quello che si prova nel Giardino, una malìa dolce che ti attira e che ti chiede di saperti fermare, saper osservare, saper ascoltare.
E così, una musicista come me ha sentito il desiderio di tornare a suonare lì, in mezzo a tutta quella bellezza, quasi a cercare di farne parte, assorbirne la serenità ed effonderla attraverso il suono del mio flauto. Come una fontana di suoni.
Uno sguardo al Giardino Museo Bonsai della Serenità

THE MAGIC TREE: L’ALBERO IMPOSSIBILE

THE MAGIC TREE: L’ALBERO IMPOSSIBILE.

Fare cultura uscendo dai canoni tradizionali è sempre un momento in cui ci si “spoglia del proprio essere” per porlo su di un vassoio affrontando il giudizio degli altri. E per questo non è detto che si sia sempre capiti.
L’evoluzione spinge nel cercare di interpretare qualcosa di nuovo, di innovativo interpretando anche delle opere estreme, ma non è così semplice riuscirci –e questo- in tutte le forme artistiche.
L’opera che vi presenterò può non piacere, ma sicuramente non passerà inosservata! Vorrei invitarvi a “soffermarvi” maggiormente nelle brevi sequenze fotografiche che hanno dato nuova vita nella realizzazione della “Magia verde”, dicendo tranquillamente la vostra impressione.
Grazie, Armando Dal Col.

Dal Medioevo all’800, sotto l’influsso della pittura, della filosofia, della letteratura e della musica, l’arte di creare ha rispecchiato in modo suggestivo una realtà estetica e filosofica in perenne mutamento. Tutte le arti nel corso dei secoli hanno subito profonde innovazioni grazie alla creatività di taluni artisti.
Eppure in ogni epoca il linguaggio legato alle arti si è ripetuto all’infinito, imitandosi a vicenda in un circolo vizioso, anche se la mano di ogni artista era ed è riconoscibile. Imporsi con qualcosa di nuovo che lasci una traccia è sempre stato difficile, e che dire della musica, le note musicali nel pentagramma sono sempre sette. Ed anche queste sono state mescolate e rimescolate all’infinito imitandosi a vicenda, sì da far pensare che non ci sia più nessuna possibilità di dire qualcosa di nuovo.
Creare qualcosa di veramente innovativo e valido, come dicevo, non è facile; e con tutta probabilità quando questo si verifica è quasi sempre casuale, oppure nasce dalla sofferenza, o da uno stato d’animo intriso di malinconia.
Quello che vi presento come l’albero impossibile chiamato “Magic tree”, nasce dal dispiacere di aver assistito impotente alla morte di un piccolo Larice cui ero molto affezionato, passato a miglior vita a causa di “un colpo di secco” troppo prolungato, questo per agevolare la formazione di una grande quantità di gemme da fiore con la successiva formazione delle pigne. E che dire del titolo in anteprima che segue il nome di magia verde: l’albero impossibile? Si, perché questo tipo di albero in natura non esiste, l’ho inventato io. Vediamolo insieme attraverso le immagini come sono riuscito a pensarlo e a realizzarlo, grazie anche al prezioso aiuto di mia moglie Haina.

Nella prima foto, il Larice sarà trasformato in un albero i cui rami e rametti prenderannoLarice vita rivestendosi di una moltitudine di fili d’erba impossibile ad esserci, poiché in natura non esiste, l’ho inventato io!
Spiegai a mia moglie Haina l’idea di creare un albero verde con il piccolo larice morto facendo crescere l’erbetta sopra la ramificazione delle branche.
Per poter trattenere il terriccio fangoso con i semi mescolati dell’erbetta, era necessario sostenerlo con un materiale resistente, leggero e traspirante. Ed è per questo che pensai di utilizzare delle compresse di garza da medicazione, affidando ad Haina il compito di fissarle sotto ad ogni branca dell’albero.

Nella seconda foto Haina si rivolge a me dicendomi se il lavoro affidatogli è come lodesideravo. Tutto Ok, prosegui così.
La prima fase di preparazione era stata abilmente portata a termine; la fase successiva consisteva nel mettere una sufficiente quantità del composto preparato in precedenza sopra i piccoli palchi sorretti dalle compresse di garza, dopodiché era necessario mettere la pianta dentro un sacco di plastica chiuso, ma ben arieggiato all’interno. Nebulizzai frequentemente l’albero per facilitare la crescita dell’erbetta che apparve dopo una decina di giorni.

Nella terza immagine si osserva come “l’intelaiatura” del Larice con le compresse di garza sia stata completata egregiamente. L’immagine è suggestiva anche in questa fase di sviluppo, poiché l’albero sembra innevato!

La foto successiva mostra uno dei miei Larici carico di pignette ottenute con la tecnica del “colpo di secco” alto solamente 25 centimetri! Naturalmente perché questo avvenga, è necessario che l’albero raggiunga la maturità sessuale.

La quinta e la sesta foto riprende l’albero magico sia dal fronte che dalla parte opposta, avvolto “dai tentacoli della medusa”. Infatti, le

radici dell’erba volteggiano libere nello spazio sottostante nel disperato tentativo di afferrarsi alla nuda terra inesistente.

La settima foto presenta l’albero impossibile: the“magic tree”.

Per ottenere dei palchi verdi compatti è necessario tagliare l’erbetta almeno due tre volte al mese, nebulizzando l’albero con una certa frequenza per mantenere l’erba costantemente umida.

L’ottava foto riprende “the magic tree” in esposizione.
Questa esposizione mista è stata esposta in anteprima alla Mostra-Congresso di ARCOBONSAI nel 2001.

E’ raro poter vedere contemporaneamente in un Tokonoma (o meglio in uno spazio espositivo come in questo caso), tre oggetti alquanto insoliti.
Alla destra dell’albero impossibile emerge un imponente tronco scheletrico da me lavorato e modellato che battezzai con il nome di “Mammut”. Mentre alla sua sinistra sovrasta dall’alto un larice il cui aspetto incute rispetto e austerità.

Nella due foto successive osserviamo l’albero passato a miglior vita per la seconda volta.

L’erba aveva messo radici sui rami e rametti, sviluppandosi verso la luce in una crescita senza sosta che tuttavia non ha sconfitto la
caducità dell’essere vivente. Questa metafora nel cercare di ridare la vita a una pianta deceduta non ha potuto sconfiggere la morte, e questo è reso perfettamente dalla caducità dell’essere vivente.

Nelle foto successive osserviamo la rinascita di un altro alberello tragicamente passato a miglior vita per mancanza d’acqua. In quest’altra situazione ho preferito “sostituire” la vita con del giovane trifoglio.

Armando Dal Col

Annuncio del mio sito agli amici di tutto il mondo.

Cari amici sono Armando Dal Col, è con una certa emozione che vi annuncio il mio sito web. Basta digitare: www.armandodalcolseiwabonsaien.com

Il sito è modesto ed essenziale, ed è rivolto particolarmente per chi ha difficoltà a visitare dal vero il mio: 

“Giardino Museo Bonsai della Serenità”.

Ma è anche un invito a visitarlo dal vero, magari portando un vostro Bonsai da rimodellare o da realizzare.

Devo ringraziare l’amico Massimo Previato che con paziente impegno lo ha realizzato nei suoi rari ritagli di tempo. Mi piace segnalarlo qui.         http://www.massimopreviato.it

il  sito verrà aggiornato di volta in volta allegando immagini, articoli di tecniche Bonsai eseguite sia da me che da mia moglie Haina, divenuta discepola di grande talento.

Naturalmente sarà anche un’occasione per quanti lo desiderano

apprendere dal vero tecniche bonsaistiche di tutti i livelli.

   Buona visione,

Armando e Haina Dal Col

Giardino Museo Bonsai della Serenità

   “SEI WA BONSAI EN”
        Armando e Haina Dal Col
31020 TARZO (TV) Via Roma, 6   Italy

TEL. +39  0438 587265    Cell. 349 370 8802

www.armandodalcolseiwabonsaien.com

Mail: armando.haina.dalcol@gmail.com

http://www.youtube.com/ArmandoHainaDalCol

www.Calameo.com/Armando Dal Col

Dear friends are Armando Dal Col, it was with some emotion that I announce my web site. Just type: www.armandodalcolseiwabonsaien.com

The site is small and basic, and is intended particularly for those with difficulty from the truth my visit:
” Museum Bonsai Garden of Serenity.”
But it is also an invitation to visit from the truth, even bringing your own bonsai remodel or build.

I must thank my friend with that patient with prior commitments it made in his rare spare time. I like to report it here. http://www.massimopreviato.it

the site will be updated from time to time send pictures, articles Bonsai techniques performed by me and my wife Haina, became a disciple of great talent.
Of course it will also be an opportunity for those who wish
learn from the true bonsai techniques at all levels.

   Good vision,
Armando  and  Haina  Dal Col

Museum Bonsai  Garden of Serenity
   “SEI WA BONSAI EN”
        Armando and Haina Dal Col
31020  TARZO (TV) Via Roma,6    Italy
TEL.  39  0438 5872 65  Mob  349 370 begin_of_the_skype_highlighting 8802

 www.armandodalcolseiwabonsaien.com
Mail: armando.haina.dalcol @ gmail.com
http://www.youtube.com/ArmandoHainaDalCol
www.Calameo.com / Armando Dal Col