Pini mughi molto vecchi raccolti in natura con gravi difficoltà di sopravvivenza suscitano profondo rispetto trovandosi al loro cospetto.
I percorsi riabilitativi sono lunghi e difficili, ma quando si verifica un esito positivo rimaniamo compiaciuti, consci di aver ridato alla pianta una nuova dignitosa esistenza.
Seguiremo la lavorazione di questo primo step eseguito da me e da mia moglie Haina nella consueta manifestazione “Istruttori a confronto” alla Giareda del 2013 . Le numerosissime immagini che seguiranno permetteranno ai lettori di “sentirsi partecipi” di questa emozionante avventura.
Come si noterà, la pianta presenta una base con dei residui di rami morti e parzialmente denudati creando un punto di forza primario ed un aspetto molto interessante. Non altrettanto si può dire dei quattro rami verticalizzati, lunghi e poco provvisti di vegetazione.
Le difficoltà che presenta questa pianta sono sostanzialmente due: riuscire a compattare la vegetazione creando movimento e conicità, ed inoltre, creare un Bonsai credibile identificabile con la specie di appartenenza.
Alla Giareda di quest’anno ci son state numerose lavorazioni di piante nei due giorni di mostra, per cui i moltissimi partecipanti hanno avuto modo di vedere in contemporanea i vari istruttori a confronto.
Le tecniche che ho usato per la lavorazione di questo pino mugo sono stati principalmente dei tagli circolari con un coltello affilato, incidendo i rami fino alla zona del cambio, rivestendoli successivamente con delle strisce di gomma. Questa mia tecnica consolidata mi permette di piegare rami molto vecchi e rigidi, inserendoli nella posizione desiderata.
Ed ora la parola alle immagini, buona visione.
Ho assistito anchio a quella lavorazione, fatta dal maestro, coadiuvato dalla immancabile Haina…. Erano alla mostra della Giareda …… Maestro …. come sta questa pianta???….. immagino molto bene nelle sue mani..!!!… un grazie per aver dato questo insegnamento di impostazione di mugo…… ” sopratutto …gratuito…….. un saluto cordiale..
Ciao Maurizio, il pino mugo sta bene e malgrado le torsioni fatte su diversi rami e rametti la pianta non ha perso neanche un ciuffetto. Uscirà un articoletto sul prossimo notiziario UBI dedicato alle lavorazioni in Giareda.