Interpretazione di due faggi sloveni raccolti da Maurizio con Miha.
Lettura dei faggi a cura di Armando e Haina Dal Col
L’amico Maurizio di Trieste, mio estimatore, si era rivolto a me perché aveva un grande faggio molto ampio, con una chioma semi globosa e con dei robusti rami sul tratto iniziale del tronco. Poiché l’insieme era molto suggestivo nel periodo vegetativo, non lo era altrettanto nella fase spoglia; ma intervenire nella selezione dei rami non è una cosa semplice, poiché un errore di valutazione potrebbe portare al fallimento un materiale davvero promettente. Maurizio desideroso di migliorare il suo faggio, me lo portò la domenica mattina del 24 novembre scorso, accompagnato da suo figlio Martin e dal suo amico sloveno Miha appassionato di Bonsai. A dire il vero me ne portò due, il più piccolo –apparentemente insignificante nella sua struttura-, desiderava barattarlo in cambio con una mia pianta che io acconsentii. Ma dopo una lavorazione sommaria e piuttosto frettolosa, la trasformazione che feci al faggio anche – e soprattutto – con la visione immediata che ebbe mia moglie Haina che come si sa è la mia musa, il faggio subì una tale trasformazione che sbalordì tutti, così Maurizio decise di tenerselo molto stretto.
Il faggio grande non era di facile soluzione, e qui è stata necessaria una attenta lettura della pianta per poter procedere nei passi successivi. Scelto il fronte più idoneo del tronco, ho iniziato a ispezionare la base nascosta per verificare se anche questa poteva contribuire nella scelta che avevo deciso. E fu così infatti che venne alla luce una robusta radice nella giusta posizione, più un’atra di dimensioni inferiori. Stabilito il fronte e la posizione della pianta, iniziai a selezionare i rami modellandoli parzialmente dato che non avevamo abbastanza tempo a disposizione.
Le tecniche usate da me inventate mi hanno permesso di posizionare dei rami piuttosto rigidi e facili alla rottura senza provocare danni alla pianta e, se pur nel breve tempo, l’albero ha assunto un aspetto dinamico mantenendo la sua maestosità.
Ed ora la parola alle immagini, buona visione.
Quindi a lavoro finito , dopo l’impostazione nel faggio piu’ grande il fronte e’ dove la pianta ti porge il saluto’?
io ne vedo uno piu’ piccolo,forse il fronte e’ da dove tu l’osservi”?
il fronte è da dove lo osservo(io sono di spalle). Armando
va, bene ho capito scusa tanto maestro se mi sono intromesso nella discussione, ciao scusa ancora.
Figurati, è un piacere. Armando