Larix decidua battezzato “Inshogataishi Tanuki”.
La storia di questo larice è già in parte conosciuta, merita tuttavia seguirne alcune fasi di sviluppo iniziali, fino all’aspetto attuale e cioè il primo dicembre 2014.
Avevo trovato vicino ad un torrente un ceppo dal tronco serpeggiante, e poiché non era troppo voluminoso lo misi nel mio zaino pensando di poterlo utilizzare come supporto per una pianta.
Il ceppo era ancora parzialmente ricoperto di corteccia, identificabile con il pino mugo.
Sicuramente era una pianta sradicata e finita a valle dalle acque impetuose partita chissà dove.
Questo ceppo quand’era in vita avrebbe attirato lo sguardo di chiunque l’avesse incontrato, e sicuramente qualche amatore di Bonsai in cerca di Araki avrebbe trovato l’albero dei suoi sogni.
La Natura è davvero maestra, e noi dovremmo accostarci a Lei in silenzio e con umiltà per apprendere i suoi insegnamenti.
Ho scelto questo larice per tre motivi: forma del tronco e dimensioni dell’albero; una radice alta adatta ad abbracciare la roccia che andrà inserita nel ceppo per simulare un aspetto più selvaggio; ed infine le proporzioni che mi sembrano adeguate in tutti i suoi elementi.
La radice che abbraccerà la roccia simulerà –con il tempo-, una visione naturale e, nello stesso tempo, la pietra darà l’impressione di un tronco nodoso. Da qui il nome di inshogataishi. L’aggiunta del nome Tanuki che come si ricorderà significa “falso”, è in parte giustificabile poiché il ceppo non appartiene alla pianta viva.
Lo stile Insho-Gata-Ishi si differenzia dallo stile Ishi Zuki per avere come supporto una roccia dalla forma caratteristica simile a quella di un vecchio e possente tronco nodoso simulando continuità del tronco.
Sono rimasta meravigliata dalle belissime piante spero tanto in primavera di poter venire per conoscerla e ammirare i suoi capolavori e poter avere qualche consiglio per le mie piante la saluto caramente e un arrivederci lo spero con tutto il cuore
Saluti carissimi anche alla sua signora
Buona continuazione
FRANCESCA ( a presto )
Grazie Francesca per i suoi commenti, arrivederci in primavera, saluti.
Armando e Haina