Betulla; come le serpi della Medusa,la Sophora japonica intreccia i suoi rami contorti e tormentati.
Armando Dal Col visto nel 1971 mentre modella la betulla come la chioma di Medusa e, subito dopo, visto nel 2011.
La betulla ama un ambiente fresco, soleggiato e pedemontano dove esprime il meglio di sé.
La storia di questa betulla fatta da seme nata nella primavera del 1966, inizia con la prima foto del febbraio del 1971, quando decisi di dargli una forma come la chioma di Medusa usando il filo di rame degli elettricisti. Forma sicuramente insolita per una betulla, poiché mi ero ispirato alla Sophora japonica tortuosa cui ero rimasto molto affascinato. Infatti, come le serpi della chioma di Medusa,la Sophorajaponica intreccia i suoi rami contorti e tormentati.
Purtroppo, la totale mancanza di informazioni sulle tecniche bonsaistiche, -se non quelle da me sperimentate-, non mi avevano aiutato a conoscere le esigenze della betulla che mal sopporta ad essere modellata come la chioma di Medusa e così, anno dopo anno alcuni rami perirono.
Ci son voluti alcuni anni di osservazioni sul comportamento della betulla per riuscire a comprenderla. Infatti, la betulla è una pianta affascinante ma piuttosto “permalosa”! poichè crescendo velocemente ha un altro handicap, mal sopporta “potature a legno”, in particolar modo se vengono effettuate con la luna crescente; i ritiri di linfa sono le cause più comuni nel far perdere un ramo con la potatura. Fortunatamente, la betulla ha la capacità di generare gemme e germogli sia alla base delle radici, sia all’ascella dei rami, stimolando così la formazione di germogli e di polloni.
Per ovviare alla perdita dei rami è necessario intervenire con una certa frequenza con la potatura dei germogli e del taglio delle foglie più grandi, in questo modo si riesce a mantenere una vegetazione compatta, usando nel frattempo contenitori bassi per frenare la crescita mantenendo il substrato sempre umido.
Foto 4. Primavera del 2001, alla base delle radici si è sviluppato un giovane germoglio il quale contribuirà a formare il nucleo famigliare nello stile: Padre, Madre e figlio.
…la sensibilità di un uomo spesso si legge attraverso piccoli gesti…la vecchia betulla è nata dalla volontà di Armando che, con amore e dolcezza ne ha curato la crescita ed ogni fase di sviluppo, dandole dignità ed eleganza, caratteristiche imprescindibili di questa meravigliosa essenza!…ma guardate lo sguardo di quest’uomo, il gesto affettuo delle sue mani che, con tutta la tenerezza di cui è capace, trasmette alla sua creatura ed a tutti noi un grande messaggio di amore e di fratellanza…che dire Armando… ti siamo profondamente grati!…con affetto. Franco
Grazie Franco, le tue parole mi hanno commosso.
Armando
Complimenti Maestro per aver mantenuto in ottima forma un’essenza così difficile e per così tanti anni.Sono stupefatto!
Grazie Mauro, è vero, la betulla non è per niente facile e, a volte, mi son stupito pure io nel riuscire a farle superare tutte le difficoltà che anno dopo anno si presentavano regolarmente. Spero che anche questa ennesima prova la superi poichè il 28 agosto di questo anno c’è stata una forte grandinata che l’ha massacrata. Le cure immediate le ha avute. Ad ogni primavera sono sempre particolarmente con il fiato sospeso, nell’attesa di vedere nei suoi rami la vita che pulsa.
Armando
….una pianta lavorata e documentata per 40 anni …questo e’ il vero bonsai !! Complimenti Armando. Ps: i larici stanno bene!
Grazie Mauro, è vero, la betulla non è per niente facile e, a volte, mi son stupito pure io nel riuscire a farle superare tutte le difficoltà che anno dopo anno si presentavano regolarmente. Spero che anche questa ennesima prova la superi poichè il 28 agosto di questo anno c’è stata una forte grandinata che l’ha massacrata. Le cure immediate le ha avute. Ad ogni primavera sono sempre particolarmente con il fiato sospeso, nell’attesa di vedere nei suoi rami la vita che pulsa.
Sono contento nel sapere che i larici stanno bene, vuol dire che oltre alle mie indicazioni date, in primis c’è sempre l’attenzione dell’appassionato.
Armando