I BONSAI NELLE FILIPPINE: REPORTAGE.
L’arcipelago delle Filippine è costituito da oltre 7300 isole di varia grandezza. Il clima è tropicale, molto umido, per cui la superficie forestale è particolarmente abbondante con oltre il 50% del territorio. La flora, ricca e generosa, è quella tipica di tutto il Sud-Est Asiatico, ma non mancano delle specie endemiche che esistono solo qui.
Le Filippine si trovano nella cosiddetta “linea dei tifoni”: durante la stagione delle piogge, che va da giugno a ottobre, l’arcipelago è sconvolto dai cicloni e dal monsone di Sud-Est, famoso -e famigerato- per la sua furia devastatrice.
In occasione del mio primo viaggio nelle Filippine –era il mese di dicembre del 1986-, fui ospite del maestro Bonsai Serapion Metilla. Grazie a questo personaggio, approfondii le mie cognizioni visitando mostre, meeting e collezioni dei più importanti amatori di Bonsai dell’area di Metro-Manila.
La storia del Bonsai nelle Filippine è piuttosto antica dalle notizie avute, poiché quest’arte fu introdotta dai Cinesi già nel sedicesimo secolo. Tuttavia il Bonsai divenne popolare solo dopo il 1950, con la nascita dei Garden Clubs e con le prime timide esposizioni sul territorio. I Bonsai che predominano, per imponenza e bellezza sono i Ficus nelle varie specie, e soprattutto le Buganvillee con la loro vasta gamma di colori.
Foto 1. Il vulcano Mayon a Legaspy.
Il vulcano Mayon è probabilmente il più perfetto esempio, in natura, di conicità.
Il vulcano Mayon si trova a Legaspy nella regione di Bicol a sud di Manila, capitale delle Filippine. Il simbolo della penisola di Bicol è il suo vulcano, minaccioso perché in continua attività, eppure difensore di vita perché rende fertile il suolo.
La forma del vulcano è perfettamente conica, da qualsiasi lato lo si guardi. Ciò è dovuto alla sua pur minima attività, e la regolarità della sua forma lo rende unico in tutto il Sud Est Asiatico.
Carissimo Armando, il bonsaismo italiano deve tanto a maestri come te che ne hanno fatto la storia. Sai come la penso! Mi piace l’articolo perchè porti, di prima mano, un pezzo di bonsaismo internazionale a noi tutti.
Caro Antonio ti ringrazio per il tuo commento. Che dire: “Noi” siamo la storia del Bonsai in Italia.
Armando